Pasquale Lovero

China’s Fondaco at Porto Marghera, Venice

15052014-_V1N1606

Professor: Pasquale Lovero
Assistants: Marino Chiaramonte, Giulio Zannier

http://www.iuav.it/Ateneo1/docenti/architettu/docenti-st/Pasquale-L/index.htm

EN Restructuring Porto Marghera involves planning and architectural problems. The programme of the workshop contemplates that some of the planning options are outlined by means of a framework. The one prepared for the occasion concerns the expansion area of the scientific-technological Pole (VEGA), facing via delle Industrie. The project-area is a portion of that area. The theme of the project is a mixed settling unit constituted by equipments, flats and facilities, in the spirit of the “fondaco”. The “fondaco” building type was adopted by the Republic of Venice for the organization of its commercial activities in Venice as well as in its overseas territories. It has been suggested by an interuniversity research which intended the restructuration of Porto Marghera in terms of a system of fondaci, managed by some of the South-Asian countries. Student have to design the “China’s fondaco”. The contemporary version of the fondaco building-type implies of course a revision of the original functions, together with a meditation on its architectural features. The workshop will provide two alternative guide-schemes for the development of the projects. Some teaching prescriptions will be given students at the occasion of lectures and seminars.

The workshop requests the preparation of the following materials for the examination:

1. Three tables

a) Sketches and schemes drawn according to various techniques;

b) Site plan (1:500), rendering and details (at various scales).

c) Plans, sections, elevations and axonometry of the settling unit’s sample-building (1:200)

2. Two models

a) Of the settling unit (with a portion of its context);

b) Of the sample-building (1:200).

3. A report (of three pages – 4800 characters, at most).

In spite of its lasting, the workshop will have a ‘teaching structure’. A part from the teaching revisions, it will contemplate the following moments:

a) Lectures (n. 3);

b) Operating seminars (n. 2);

c) Applying seminars (n. 2).

Students could work alone or in groups (but with no more than three components). The use of the CAD will be allowed only for the preparation of the final drawings and the lay-out of the requested tables.

The detailed version of the program will be given at the occasion of the introductory seminar.

Basic bibliography

AA. VV. (A. Omodeo ed.), “Erasmus Intensive Programme Atoms&Bits”, IUAV:84, Venezia, 2010.

Comune di Venezia, “Variante al PRG della Terraferma, Porto Marghera”, vedi la homepage del Comune / territorio in linea.

E. Concina, Fondaci. Architettura, arti e mercatura tra Levante, Venezia e Alemagna, Venezia, Marsilio, 1997.

P. Lovero, La progettazione critica. Un tipo di procedimento progettuale, Venezia, Cafoscarina, 2008.

L. Quaroni, Progettare un edificio, Milano, Mazzotta, 1977 (1°).

W. Wenders, L’atto di vedere, Milano, Ubulibri, 1992.

IT La ristrutturazione di Porto Marghera pone questioni e problemi di natura pianificatoria, urbanistica e architettonica. Date le caratteristiche dei workshop, torna opportuno prendere posizione su alcuni degli aspetti generali della tematica tramite un inquadramento urbanistico. Quello preparato per l’occasione investe l’area di espansione del Polo scientifico-tecnologico (VEGA), a sud di via delle Industrie. L’area-progetto è una porzione di tale area. Il tema di progetto è un’unità insediativa mista, costituita da attrezzature, alloggi e servizi, riconducibile alla nozione di “fondaco”. Il tipo edilizio “fondaco”, di origine araba, fu adottato dalla Repubblica di Venezia per l’organizzazione delle attività commerciali a Venezia come nei territori d’oltremare. Lo spunto è stato fornito da una ricerca interuniversitaria che prevedeva per la ristrutturazione di Porto Marghera un sistema di fondaci gestiti da alcuni paesi del sud-est-asiatico. Agli studenti si chiede di progettare il “Fondaco della Cina”. La versione contemporanea del tipo edilizio-“fondaco” implica una revisione delle destinazioni d’uso originarie e una riflessione sugli aspetti architettonici. Il workshop metterà a disposizione degli studenti due schemi-guida alternativi. Prescrizioni e indicazioni verranno fornire in occasione delle lezioni e dei seminari.

Gli elaborati di minima da preparare per l’esame sono:

1. Tre tavole

a) Schizzi e schemi, eseguiti con tecniche varie;

b) Site plan (1:500), rendering e dettagli a scale varie;

c) Piante, sezioni, alzati, assonometria di un edificio-campione dell’unità insediativa.

2. Due modelli

a) Dell’unità insediativa, con un congruo intorno;

b) Dell’edificio-campione (1:200).

3. Una relazione (di tre cartelle – 4.800 caratteri – al più).

Nonostante durata, precedenti omogenei e passa-parola, il workshop sarà dotato di ‘struttura didattica’. Oltre alle revisioni di prammatica, esso contempla infatti i seguenti momenti:

a) Lezioni ex-cathedra (n.3);

b) Seminari operativi (n. 2);

c) Seminari applicativi (n. 2).

Nel workshop gli studenti potranno lavorare da soli oppure in squadra (con non più di tre componenti).

L’impiego del disegno automatico (CAD) sarà consentito soltanto per la preparazione degli elaborati grafici finali e l’impaginazione delle tavole.

La versione dettagliata del programma sarà distribuita in occasione del seminario introduttivo

Bibliografia di base

AA. VV. (A. Omodeo ed.), “Erasmus Intensive Programme Atoms&Bits”, IUAV:84, Venezia, 2010.

Comune di Venezia, “Variante al PRG della Terraferma, Porto Marghera”, vedi la homepage del Comune / territorio in linea.

E. Concina, Fondaci. Architettura, arti e mercatura tra Levante, Venezia e Alemagna, Venezia, Marsilio, 1997.

P. Lovero, La progettazione critica. Un tipo di procedimento progettuale, Venezia, Cafoscarina, 2008.

L. Quaroni, Progettare un edificio, Milano, Mazzotta, 1977 (1°).

W. Wenders, L’atto di vedere, Milano, Ubulibri, 1992.

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