Pierre-Louis Faloci

Esthétique de la menace

Dersou ouzala

Professor: Pierre-Louis Faloci
Assistants: Giulia Francesca Mazza, Alberto Venzo

http://www.pierrelouisfaloci.com/

EN The subject of the industrial area of Mestre is closely linked to the theoretical course that I developed in the School of Architecture of Paris Belleville for over 15 years under the name of Esthétique de la menace (“Aesthetics of threat”). This subject is also related to the practice that my office is developing in the industrial port of Dunkirk.

The almost abandoned territory of the industrial area of Mestre includes both all forms of pollution, abandoned factories, prohibited hazardous areas and an industrial archaeology after extremely violent mutations related at first to the economic crisis but also to the technological evolution.

Observation and transformation tools of such a place have evolved considerably with the photography, cinema and contemporary art. These fields have helped to change the aesthetic look of such places. The overall evolution of the architecture – landscape fusion allows considering new programs and changes without necessarily denying all or a part of the existing traces.

The goal of this workshop is, in an extremely short time, to lead the students to find a concept to build a program offering new shared spaces substituting industry with other activities. These activities will help the city of Mestre to grow and echo with the fascination of Venice. The idea of this exercise is to consider the current state of these varied threats of numerous constraints as compositional tools. Existing buildings, canals, nature and topography are all existing elements that will participate in the new sediment composition.

The student’s works will have to move very quickly from general to detail so that each project becomes an example of a small manifest on the full potential offered by the transformations of such a place.

IT Il tema della zona industriale di Mestre si ricollega molto da vicino al corso teorico che ho sviluppato alla Scuola di Architettura di Parigi Belleville per oltre 15 anni sotto il nome di Esthétique de la menace (“Estetica della minaccia”). Questo tema è sviluppato anche nel lavoro che il mio studio sta conducendo nel porto industriale di Dunkerque.

Il territorio semi-abbandonato della zona industriale di Mestre comprende da una parte diversi tipi d’inquinamento, di fabbriche abbandonate, di aree vietate pericolose e dall’altra un’archeologia industriale successiva alle mutazioni estremamente violente legate in primo luogo alla crisi, ma anche ai cambiamenti tecnologici.

Gli strumenti d’osservazione e di trasformazione di questi paesaggi si sono evoluti notevolmente grazie al mondo della fotografia, del cinema e dell’arte contemporanea. Queste discipline hanno contribuito a cambiare la visione estetica di questi luoghi. L’evoluzione globale della fusione architettura-paesaggio permette di pensare a nuovi programmi e trasformazioni senza necessariamente negare in tutto o in parte le tracce preesistenti.

Si tratta dunque di trovare insieme agli studenti, in un tempo estremamente breve, delle idee per creare una programmazione che offra dei nuovi spazi condivisi che permettano di trasformare le aree industriali in altre attività. Queste ultime consentiranno alla città di Mestre di svilupparsi e mettersi in rapporto con il fascino di Venezia. L’idea di questo esercizio è quella di valutare lo stato attuale dei diversi rischi e degli innumerevoli vincoli come strumenti compositivi. Gli edifici esistenti, i canali, la natura e la topografia del terreno sono inoltre elementi preesistenti che dovranno partecipare alla nuova composizione dei sedimenti.

Gli esercizi proposti agli studenti si sposteranno molto rapidamente dal generale al particolare in modo che ogni progetto diventi un piccolo manifesto a titolo d’esempio su tutte le potenzialità che offre la trasformazione di un luogo di questo tipo.

Leave a comment